
IN-CORTI RAVVICINATI: AL VIA LA SECONDA EDIZIONE
In seguito al debutto dello scorso anno, ritorna IN-CORTI RAVVICINATI, la II Edizione del Festival dedicato ai cortometraggi che si svolgerà tra il 9 e
In seguito al debutto dello scorso anno, ritorna IN-CORTI RAVVICINATI, la II Edizione del Festival dedicato ai cortometraggi che si svolgerà tra il 9 e
A partire da questa sera, 25 ottobre, e fino al 30 ottobre 2023, il Festival Archivio Aperto, promosso e organizzato dalla Fondazione Home Movies –
Cosa significa attraversare il dolore soffocato di un lutto indiretto quando si vive ancora nel mondo ovattato ma vigile dell’infanzia? Come superare le malinconie altrui e proprie che sfiorano come una brezza, come una carezza della mano di una nonna sul proprio viso bambino? Con quali strumenti emotivi avvicinarsi al dolore della perdita e al profumo che rimane sugli oggetti della persona che non c’è più?
«Va’ alla tua prima pianta e là osserva attentamente come scorre l’acqua a partire da questo punto. La pioggia ha dovuto trasportare le sementi lontano.
Per quanto tempo si può guardare uno spazio vuoto senza provare noia? Per quanto tempo ci si può trovare in situazioni claustrofobiche in cui non accade pressoché nulla? Fassbinder ha sempre convissuto con la sua ossessione costruendosi una propria realtà non-comunicativa, costantemente rivolta al nulla.
Su MUBI c’è Attenberg di Athina Rachel TsangariLa lingua, quella greca, è la madre di alcune delle parole che usiamo più spesso: democrazia, politica, egemonia,
La talpa è un animale che scava gallerie sottoterra, In cerca del sole, a volte la strada lo porta in superficie. Quando vede il sole,
Jacques Derrida, nel suo Pensare al non vedere. Scritti sulle arti del visibile (1979-2004), definisce l’“evento” come qualcosa che «fa irruzione, inaugurale, singolare soltanto nella misura in cui precisamente non lo si vede venire. […] L’evento, se ve n’è uno e che sia puro e degno di questo nome, non viene di fronte a noi, viene verticalmente: può venire da sopra, di lato, da dietro, da sotto, là dove gli occhi non hanno presa, appunto, non hanno presa anticipativa o prensiva o apprensiva. Il fatto che un evento degno di questo nome venga dall’altro, da dietro o da sopra, può aprire gli spazi della teologia […], ma anche dell’inconscio.»
Portare in scena la propria voce per interrogarla come altro da sé stessa. Muoversi tra estraneità e riconoscimento. Nel Sé come un altro Paul Ricoeur – oltre a rappresentare il moto costantemente oscillatorio dell’identità soggettiva – si focalizza sulla dimensione del «tra» (il sé e l’alterità), inteso come spazio di articolazione e condizione stessa del processo di riconoscimento. Il Laterale Film Festival è uno spazio evocativo, simbolico; uno spazio che restituisce tracce che si adagiano le une sulle altre, a volte sovrascrivendosi, altre intessendosi. Senza sforzo, spontaneamente, perché quello su cui ci si adagia è una consapevolezza profonda e sincera che lentamente si svela, e che supera l’ordine prestabilito.
Sembra l’inizio di una favola: “Tutto è cominciato a causa di Au Chardon Bleu, un insolito negozio vicino casa mia, in Rue Daguerre”, ci dice Agnès Varda. Sono le vetrine ad averla attratta, o l’aria del passato che si respira al suo interno, come un profumo di inventario interrotto. Lì ci sono gli stessi oggetti, da venticinque anni, fissi e immobili, come se il tempo si fosse fermato. Eppure – in qualche modo – le cose e le persone hanno subito una loro evoluzione, ed è proprio questo cambiamento (non necessariamente inteso come miglioramento, ma solo come sviluppo) che Agnès indaga, assumendo il solito sguardo poetico.
Ringrazio la sedia la scala la poltrona che mi accoglieva in improvvisa debolezza quando improvvisa entrava nella stanza del tuo corpo assoluto la certezza. da
Si torna – finalmente – al Parco Raggio. Quarantuno film in concorso, tra cui tre anteprime italiane, ventotto anteprime nazionali e titoli vincitori a Cannes, Berlinale e Sundance: dal 19 al 26 agosto si svolge nel territorio piacentino la ventiduesima edizione del Concorto Film Festival. Settantatré, poi, i film fuori concorso per otto sezioni off, tre i concerti (tra cui quello di Daniela Pes, appena vincitrice del Premio Tenco), una sonorizzazione dal vivo, una mostra dedicata all’arte irregolare, due giorni di Industry Days internazionali del cortometraggio e due workshop di cinema.
The Future is Memory. Questo lo slogan che accompagna la XVI edizione di Archivio Aperto, Festival (competitivo dal 2022) organizzato dalla Fondazione Home Movies –
Dal 18 luglio al cinema Vittoria di Napoli una terna di film della New Wave greca, tra cui L di Babis Makridis, regista di Miserere
Come anticipato qualche settimana fa, è stata annunciata da pochi giorni la selezione ufficiale del Laterale Film Festival 2023, giunto alla settima edizione. La rassegna
“Il fatto è che, pur dentro, io continuavo in certo qual modo a rimanere fuori. Come se quella stanza non fosse abbastanza capiente e lasciasse pezzi di me in corridoio, nella più prepotente repulsione di cui ero mai stata vittima. Io, lì dentro, non ci stavo”, scrive Clarice Lispector ne La passione secondo G.H. Sono gli spazi, – quindi la casa – ma ancora di più le stanze a definire l’inizio della riflessione di Chantal Akerman in una delle sue opere più lucide e disperate, Je, tu, il, elle.
Il 20 luglio arriva nelle sale Barbie di Greta Gerwig. È l’occasione per rivedere il precedente Piccole donne. Credo si faccia torto a Greta Gerwig
Esiste un piacere sotterraneo e che alle volte ci si vergogna un po’ ad ammettere: la piacevole sensazione di percepire un disequilibrio. Succede a volte
Tutto ciò che è immerso nella luce non è che la risonanza di ciò che il buio sommerge. Ciò che il buio sommerge continua nell’invisibile
Yianning (in nero) e la monaca sua insegnante Jia Xin (in bianco), nella prima inquadratura di The Assassin, rappresentano un po’ il concetto del Tai:
Mi sono laureata in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali presso l’Università degli Studi di Salerno, ho conseguito un Master in Criminologia Clinica e Scienze Forensi e attualmente sono iscritta al corso di Laurea Magistrale in Sociologia e Ricerca Sociale – con indirizzo devianza e criminalità – presso l’Università del Salento. Ho studiato critica cinematografica alla Scuola di Cinema Pigrecoemme di Napoli e alla Scuola Sentieri Selvaggi di Roma. Il cinema, e soprattutto la scrittura, mi hanno da sempre appassionata: negli anni ho curato rubriche di cinema su diversi giornali, ho gestito rassegne cinematografiche e ho preso parte come giuria e coordinatrice di giuria a festival di settore.
“Memento” vuole essere una ricostruzione creativa di un manuale di storia del cinema, dagli inizi del Novecento al 2000, anno dell’uscita dell’omonimo film di Christoper Nolan da cui prende il nome. Uno spazio virtuale di memoria per appassionati o curiosi.