Il contrario di ciò che è continuo - per David Lynch - non è il discontinuo, ma l’inatteso. Ed è (ancora una volta) un’inaspettata intuizione, quella di Fire (Pozar), cortometraggio apparso sul canale YouTube del
“Je me suis beaucoup expliqué en parlant des autres”. È così che Agnès Varda si è raccontata: raccontando gli altri. Ritraendo, come se realizzasse un dipinto, i loro volti e i loro sentimenti; servendosi del
Quello di David Lynch è un cinema che prende le mosse dal surrealismo – e quindi da Dulac, Buñuel e Dalì – e che si propone, quindi, di indagare esperienze psicologiche inconsce e superare la
Undici minuti che condensano una riflessione tanto esistenziale quanto politica sull’uomo, sul suo ruolo all’interno della famiglia – intesa come istituzione – e sulla sua identità tanto fragile quanto sostituibile.
Matt Dillon interpreta un violinista che,
Ultima serata del “Concorto Film Festival” e sei Premi assegnati. Gli otto giorni del Festival sono stati dedicati solo ed unicamente al Cinema; ad ampliare lo sguardo e a “rimettere in moto” delle emozioni, delle
Settima (e penultima serata) del Festival e ultimi tre film in concorso. Dopo le tre proiezioni un’inedita sonorizzazione del musicista Tommaso Pandolfi (“Furtherset”) del film “Il nostro secolo”, di Artavazd Pelešjan: un incontro tra il
Sesta serata del festival: è quasi tempo di bilanci. Gli altri sei corti proiettati introducono nuovi temi; si discute – silenziosamente – sull’aborto e sulla gravidanza, si esplorano le tradizioni e le usanze dei piccoli
Sulle note di “Where Do You Go to My Lovely” di Peter Sarstedt – colonna sonora di “Hotel Chevalier”, cortometraggio di Wes Anderson – si chiude la quinta serata del “Concorto Film Festival”. L’aderenza e