LA POTENZA CREATRICE DEI SEGNALI. VIDEOART YEARBOOK: CORPO ALLEGORIA COMUNICAZIONE.

La pratica videoartistica si configura quindi come un metodo espanso di visione, percezione, pensiero e restituzione, poiché travalica i mezzi, usandoli tutti; dalla ripresa filmica tradizionale alla computer grafica, dalla manipolazione elettronica all’animazione in stop motion, l’aperto uso della tecnologia trova rispecchiamento nella libertà espressiva e linguistica degli artisti visuali, che sembrano credere ancora nella potenza creatrice dei segnali.

UNA SITUAZIONE DIFFERENTE: IL CINEMA AMATORIALE E FAMILIARE CENTO ANNI DOPO

È un «cinema che cerca, che sonda il mistero dello sguardo e del volto» (M. Bertozzi, Eccentrico, amatoriale, sperimentale. Appunti sul cinema di Guglielmo Baldassini, 2017) quello che i cineamatori mettono in atto fin dagli inizi del Novecento. Una ricerca continua, perpetuata con mezzi amatoriali come i dispositivi filmici in formato ridotto, ma che in […]

INTERVISTA AD ANTONIO CAPUANO. LA FELICITÀ È UNA COSA SILENZIOSA

In occasione dell’inaugurazione, presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli, della mostra Vedere e ascoltare. Appunti fotografici su L’amore buio di Gianni Fiorito, Memento – Rivista di critica cinematografica ha organizzato un incontro informale con Antonio Capuano, a cui l’evento è dedicato nel più ampio contesto del Maggio dei Monumenti 2023 Napoli in vetta, che […]

DOMICILE CONJUGAL, FRANÇOIS TRUFFAUT: DI PARI PASSO CON L’AMORE E LA MORTE 

Riconoscere rassicura. E in Domicile conjugal – ultimo capitolo delle avventure esistenziali di Antoine – si possono individuare una quantità di cose riconoscibili; i personaggi principali, per cominciare, che sono gli stessi di Baisers volés (Jean-Pierre Léaud e Claude Jade), e poi i coniugi Darbon, ovvero i genitori di Christine. Ma anche alcuni personaggi minori, come l’amico in perenne difficoltà finanziarie, che ad ogni incontro occasionale riesce a scroccare ad Antoine nuovi prestiti con la promessa iterata di una pronta restituzione.