MEMORIA BREVE VOLUME DODICI: ARI ASTER

Beau ha paura sta generando pareri discordanti sulle reali qualità da regista di Ari Aster. Forse, però, gli è stato riconosciuto troppo credito prima. Già i suoi primi due film non convincevano al 100%. Volevo essere Shyamalan. Questo potrebbe essere il tweet/recensione di Hereditary debutto alla regia di Ari Aster. E Toni Colette forse non […]

MEMORIA BREVE VOLUME UNDICI: PETER VON KANT

Dopo Mon Crime, arriverà nelle sale Peter Von Kant. Ciclicamente François Ozon ha bisogno di manifestare devozione per il suo nume tutelare, ma Gocce d’acqua su pietre roventi resta decisamente il più riuscito dei suoi omaggi diretti. Peter Von Kant si gioca la carta del gender swap di Le lacrime amare di Petra Von Kant, […]

MEMORIA BREVE VOLUME DIECI: QUEL GIORNO D’ESTATE

Nelle sale Passeggeri della notte di Mikhaël Hers. Una buona occasione per recuperare il suo precedente Quel giorno d’estate. La società occidentale rischia di implodere sotto il peso dell’assenza di empatia. La condivisione collettiva in caso di avvenimenti tragici, per esempio, tra un RIP formale e l’insensibilità dei complottisti fa perdere di vista la cosa […]

MEMORIA BREVE VOLUME NOVE: PADRONI DI CASA

In sala As bestas di Rodrigo Sorogoyen. È l’occasione di recuperare uno dei migliori film italiani degli ultimi vent’anni: Padroni di casa di Edoardo Gabbriellini. Visto da pochissimi, è uno di quei rari film che, dopo l’irripetibile stagione della commedia all’italiana, ha saputo raccontare l’Italia contemporanea. Un’Italia fatta di violenza repressa e pronta ad esplodere, […]

MEMORIA BREVE VOLUME OTTO: L’APPUNTAMENTO

Ci sono due scene di ballo molto importanti in L’appuntamento, in concorso nella sezione Orizzonti del Festival di Venezia e dal 6 aprile in sala. Ed è un particolare curioso perché fin da subito il film fa pensare a Non si uccidono così anche i cavalli? di Sidney Pollack. Qui non c’è una gara di […]

MEMORIA BREVE VOLUME SETTE: NINJABABY

Tra Juno e Lizzie McGuire, l’opera seconda di Yngvild Sve Flikke si inserisce in un filone contemporaneo che prova ad affrontare la maternità dal punto di vista di quelle donne che non pensano sia un istinto naturale e che, fino a qualche anno fa, sembravano non avere diritto di cittadinanza nei media in generale. Rakel […]

MEMORIA BREVE VOLUME SEI: CALL OF GOD

Nelle sale il film postumo di Kim Ki-duk.
Call of God non è un film meraviglioso e, tantomeno, un film perfetto. Sembra il film girato da un emulo di Kim Ki-duk. E, in parte, lo è perché è postumo, il regista è morto prima di poterlo montare. Però è un film di una sincerità disarmante, sembra leggere nell’animo, profondamente tormentato, dell’ultimo Kim Ki-duk. Una storia di amore, di passione, di ossessione e di violenza. In quest’ordine. L’ordine dei sogni.

MEMORIA BREVE VOLUME QUATTRO: GARAGE DAYS

Ricordate Alex Proyas? Sicuramente per Il corvo e Dark City. Ma nel 2004, probabilmente a causa del successo di School of Rock, venne distribuito in Italia Garage Days che, però, con la commedia di Richard Linklater, non ha nulla a che vedere. Semmai è da ricondurre a quelle parabole di ascesa di band musicali cui […]

MEMORIA BREVE VOLUME TRE: WHEN MASTERCHEF MET SQUID GAME

The Menu si compiace continuamente del suo essere “intelligente e caustico”. Peccato che il ristorante come ring della lotta di classe (la sala contro la cucina) non sia sta gran novità e lo stesso dicasi degli strali indirizzati al concept food.

MEMORIA BREVE VOLUME DUE: JASON BATEMAN, BAD WORLDS

Se in Francia i concorsi di retorica hanno rivelato un certo appeal cinematografico, negli Usa sono le prove di spelling ad averlo. Bad Words era nella black list (l’elenco di sceneggiature apprezzate, ma non prodotte) del 2011, poi Jason Bateman ne ha acquistato i diritti. Bateman è, forse, tra le migliori personalità di Hollywood.