ANNUNCIATO IL PROGRAMMA DEL RIBALTA EXPERIMENTAL FILM FESTIVAL: LA RASSEGNA A VIGNOLA.

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È stata annunciata la programmazione della nuova edizione del Ribalta Experimental Film Festival, rassegna e concorso che si terrà dal 14 al 17 marzo prossimi a Vignola, in provincia di Modena.

Il festival, giunto alla quarta edizione, si propone come promotore di uno sguardo aperto e partecipe nei confronti di un cinema libero, fuori dai margini, e di sperimentazioni audiovisive di differenti linguaggi: il cinema che anima la rassegna si caratterizza infatti come una produzione espansa, sia dal punto di vista tecnico-tecnologico, dalla pellicola, al video fino al digitale, sia dal lato puramente formale ed estetico, proponendo una galleria di prodotti audiovisivi animati dall’ibridazione e dalla riscoperta di visioni non convenzionali.

Quest’anno, il ricco programma prevede come sempre il Concorso principale, suddiviso in sezioni, e vari omaggi e focus su artisti audiovisivi di fondamentale importanza nel panorama del cinema sperimentale.

Il Concorso, oltre alla sezione Limina, che si occupa della ricerca e dello storytelling e che vede la partecipazione di giovani in veste di giudici, prevede alcune sezioni specifiche, che fungono anche da elementi guida e chiavi di lettura per gli spettatori e le spettatrici. I nomi delle sezioni indicano infatti qualche sfumatura di senso per un cinema sperimentale e di ricerca di per sé sfuggente, ponendosi quindi come utili basi di partenza sulle quali immaginare e sviluppare poi riflessioni proprie, necessariamente differenti per ognuno. Lichtspiel Opus V, luce e immagini; Metonimie, architettura ed ecologia dello sguardo; Sesto potere, cinema e prassi (politica); Belles Lettres, autobiografia e memoria; L’occhio, magnifica ossessione, traiettorie dello sguardo; Body art, corpo e immagine nel cinema di ricerca. Come si nota, le categorie interpretative fornite dagli organizzatori del Festival sembrano suggerire percorsi di visione, ma sono necessariamente allacciati e comunicanti, come comunicanti sono anche le altre sezioni della rassegna.

In ordine di proiezione i film in concorso saranno:

Sezione Lichtspiel Opus V: Little Flowers (2023), John Woodman, Triple Loaders (2023), Em Van Loan, bleared eyes of blue glass (2023), Kyujae Park, Half Light (2023), Ryan Marino, Substrat (2023), Patrick Bergeron, Karl Lemieux, The Mulch Spider’s Dream (2018), Karel Doing, Flowers #3 (Kissed by the Sun) (2023), Philip Hoffmann, One (2023), Nadine Poulain, Le Mot Couleur (2023),Carlo Galbiati.

Sezione Metonimie: Becoming Real (2023), Viktor Brim, Water Tower Symphony (2023), Panu Johansson, Heat Spell (2023), Sarah Ballard, ENEZ (2022), Emmanuel Piton.

Sezione Sesto potere: Rumore (2022), Luana Giardino, Di Visi Di Pietra Memorie (2022), Andrea Bordioli, RIPARIA, Riparia (2023), Guillard Marion, Some Things We Tended (2023), Mars Saude, The Deers (2023), Emiliano Grassi, Guarda Vieja 3458 timbre 3/6 (2023), Karen Akerman, Miguel Seabra Lopes.

Sezione Limina: Goodnight Dream (2023), Andrew Michalko, Worry-Fear-Unease. The Triptych (2023), Agrippina Meshcheryakova, The Abyss (2023), Virag Pazmany,C.A. Cooper, Iridescence (2023), Max Arnzen. Black Eyed Dog (2023), Alessandro Cino Zolfanelli, HUNGER (2023), Natalie Spencer, Tracce di Rocco (2023), Marina Resta, The Discovers of the Discovers (2022), C. S. Nicholson, Impulsive purchases through Aliexpress (2023), José Miguel Barriga, Orione. Dialogo sulla creazione tra serial silence-killers (2023), Niccolò Buttigliero.

Sezione Belles lettres: Kindergarten (2022), Yannes les jours, La Force (2022), Alberto Baroni, That day, on the river (2023), Lei Lei.

Sezione L’occhio, magnifica ossessione: Test Objects (2023), Sam Drake, Manuale di cinematografia per dilettanti – Vol. I (2022), Federico Di Corato, Kyklop (2023), Telemach Wiesinger, Floating Files (2022), Victoria Halper, The Enlightenment (2023) Stephanie Barber, The following images never happened (2022), Noé Grenier.

Sezione Body art: The Lucid Dream of The Last Poets (2023), Eleonora Manca, This Is How I Felt (2023), Josh Weissbach, [SELF] INSERTIONS | [SELF] INSERÇÕES_THE HUMAN LEAGUE FACTOR (2020), Demònio Antonio, Jose Cruzio, MRI or Magnetic resonance imaging (2023), Carolina Meza, Il Cherubino Crudo (2023), Francesco Coppola, Artifact of you, artifacts of me. (2023), Brecht De Cock, Oort (2023), Gabriele Marchina, Long live the night (2023), Francesco Zanatta.

Oltre al concorso, che affascina per la grande varietà di proposte e per lo spirito competitivo, altre e ben meritevoli sono le sorprese di quest’anno. Tre saranno i principali omaggi a registi del cinema sperimentale del passato e del presente, anch’essi suddivisi in più momenti del festival e raggruppati in piccole sezioni secondo logiche associative di particolare interesse interpretativo. La prima serata (14 marzo) vedrà, in seguito al film d’apertura Film Negativo/Positivo di Federica Foglia (vincitore l’anno scorso del Premio Golden Arrow), la presentazione di due lavori del rinomato regista e artista francese Robert Cahen (Juste le temps e Blind Song) in dialogo con un piccolo ma importante film dell’altro grande regista sperimentale argentino Claudio Caldini (Heliografia Remix) e due opere poco conosciute del regista italiano Giuseppe Marcoli (A-R e L’uomo che contava i suoi passi). Questa sezione, intitolata Traguardare, lo sguardo e il viaggio, intende rendere omaggio ai tre protagonisti del Festival tentando di creare collegamenti e suggestioni grazie alla giustapposizione di lavori in dialogo formale e tematico, pur caratterizzati da sguardi e metodi differenti.

Juste le temps, Robert Cahen

La seconda sezione, intitolata La danza della realtà, immagini in movimento (alla sera del 15 marzo), vedrà ancora Caldini con Un Enano en el Jardin, Cahen con Parcelle de ciel e Solo e infine For Pina di Michele Bernardi. A seguire, due film di Marcoli (Ad alzare l’acqua si alza anche la barca e La goccia e il vetro) in dialogo con un film di Anna Marziano, Tutto qui.

Un Enano en el Jardin, Claudio Caldini

Il giorno successivo, 16 marzo, in seguito alla proiezione di buona parte dei film in concorso, si assisterà alla sezione Looking for listening, immagine e suono nella ricerca audiovisiva, nella quale La mia pelle è il tuo paese, performance visiva di Francesca Fabrizi con voce di Silvia Celani dialogherà con La voix di Cahen. Inoltre, Vadi-Samvadi di Caldini sarà messo in dialogo con Incidenze di Alberta Pellacani.

Il corposo omaggio a tre registi si concluderà il 17 marzo con un’ultima proiezione del film Deadline di Caldini seguito dall’anteprima di Realtà diminuita dell’artista Enrico Bentivoglio, nella sezione Fiat lux, la materia prima delle immagini.

Deadline, Claudio Caldini

La vocazione all’apertura e alla didattica trova, nella presenza di queste tre importanti personalità, l’occasione perfetta per portare il cinema di ricerca nelle scuole: due masterclass aperte anche al pubblico vedranno infatti la partecipazione diretta di Caldini, Cahen e Marcoli, oltre che di Gaelle Rouard, Francesca Fabrizi e Giacomo Manzotti. Gli artisti metteranno a disposizione degli studenti e delle studentesse la loro pluriennale esperienza nella sperimentazione pratica e teorica su temi fondamentali come il rapporto tra immagine e suono e sulla resistenza analogica nel cinema di ricerca. Ampio spazio alla scuola è riservato anche dalla sezione Spiragli, curata da Jonny Costantino, il quale mostrerà il lavoro svolto in questi mesi dagli studenti della scuola Florestano Vancini di Ferrara.

Impreziosiscono il programma alcuni eventi artistici e musicali: DAMĀVAND sonorizzerà dal vivo il mediometraggio Velvet Veil of Night’s Deception (G. Ceccarini, A. Ciccarelli, N. Rezashateri) venerdì 15 marzo; Gaelle Rouard proietterà in 16mm il suo film Darkness, Darkness Burning Bright (2022) il 16 marzo; il giorno successivo verrà presentato l’Album polimediale Industrial Blues di Osvaldo Schwartz, seguito dalla proiezione del corto di Daniele Ciprì La fornace (2022), presentato a Venezia.

Inoltre, ampio spazio all’animazione con Ribalta Animata – Sound by frame, curata da Roberto Paganelli (OTTOmani), che indagherà il rapporto tra immagine e suono nel cinema d’animazione d’autore contemporaneo, e la mostra di Giacomo Manzotti intitolata Sogno/Suono/Segno, in collaborazione con Wunderkammer e NABA, aperta per tutti i giorni del festival nello spazio Dislocata a Modena.

Impossibile mancare quindi a Vignola, dove lo sguardo viene ribaltato.

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I giovani sono entità incomprese. Non capite, complesse, labirintiche. Sono alieni provenienti da un universo altro, che piombati sulla Terra, si guardano intorno spaesati. Sono curiosi, eppure spaventati. Hanno voglia di vivere. Ma hanno paura.