MEMORIA BREVE VOLUME VENTI: PIOVE DI PAOLO STRIPPOLI

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Su MUBI c’è Piove di Paolo Strippoli.Un vecchio film del 1984, Impulse di Graham Baker, narrava di sostanze tossiche, nell’acqua e nel latte di un piccolo paese dell’America rurale, che privavano gli abitanti dei freni inibitori spingendoli a fare ogni cosa che gli venisse in mente. Ora, quando delle sostanze o un governo (come in The Purge) consentono all’uomo di fare ciò che vuole, il “ciò che vuole” è sempre il male. È la sua natura, come lo scorpione di Welles. Jacopo Del Giudice parte da uno spunto simile, ci aggiunge un po’ di Ju-on e il gioco è fatto. Paolo Strippoli, che dirige, a Ju-on guarda anche dal punto di vista visivo. Quella che racconta è una società di uomini principalmente, di padri e figli che si odiano e si fanno del male. Anche fisicamente. Quasi un La terra dei figli che non ha bisogno della distopia, ma solo del genere horror, per parlarci di una violenza che ormai investe ogni ambito, specie quello familiare. Il film regge, ma poi cade nella solita trappola dello spiegone. Un flashback del tutto superfluo spezza la tensione accumulata fino a quel momento e disinnesca l’epilogo sebbene sia apprezzabile quel barlume di speranza dell’abbraccio come rimedio al male

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