IN-CORTI RAVVICINATI: AL VIA LA SECONDA EDIZIONE

Autore:

Condividi su:

In seguito al debutto dello scorso anno, ritorna IN-CORTI RAVVICINATI, la II Edizione del Festival dedicato ai cortometraggi che si svolgerà tra il 9 e l’11 novembre 2023 con il sostegno della Regione Campania, della Film Commission Campania e anche di enti del terzo settore come l’associazione Napoli In Vita attraverso il progetto Casa Sanità e l’associazione culturale Nuovo Cinema Paradiso di Materdei.

Nato già nel 2018 come rassegna, l’evento è curato dal direttore artistico Andrea Piretti, regista e sceneggiatore di cortometraggi, webserie, videoclip musicali e docu-film presentati in diversi Festival Nazionali, il quale ha compreso come Napoli sia una città sempre più incline alla diffusione della cultura cinematografica e alla celebrazione di eventi che promuovono e sostengono fautori, interpreti e attori dell’audiovisivo.

La tre giorni vedrà la presenza di un concorso suddiviso in tre categorie, ossia fiction, documentario e cortometraggio campano. 

I film verranno giudicati da una Giuria ufficiale per corti campani e fiction, composta da Gina Annunziata (docente), Romano Montesarchio (documentarista), Avv. Flora Fiume (produttrice), Massimo Martella (regista), Dario Incerti (montatore), Giovanni Meola (autore e regista), e da una Giuria per corti documentari, composta da Erica De Lisio (regista e programmer), Alessandro Gattuso (regista), Parsifal Reparato (produttore e documentarista). Oltre ad esse, una giuria speciale formata da studenti dell’Accademia di belle arti di Napoli (Biennio di Cinema e del Master di Scenografia e Costume) consegnerà menzioni speciali per quattro categorie: regia, fotografia, sceneggiatura e montaggio.

La Casa Sanità e il Cinema Materdei accoglieranno il festival. Qui, oltre alle proiezioni, avverranno dibattiti con il pubblico e gli addetti ai lavori del territorio, registi, sceneggiatori e operatori culturali, per offrire una vetrina importante ai giovani cineasti e avviare un confronto costruttivo sulle opere presentate e sul cinema napoletano contemporaneo.

Come afferma il direttore artistico in una intervista, IN-CORTI RAVVICINATI era nato come rassegna di soli progetti campani. Divenuto poi festival a tutti gli effetti, esso non ha tuttavia dimenticato la vocazione primaria, e quindi la sezione principale del concorso è ancora quella campana. L’idea è quella di dare una vetrina ad autori e autrici che vengono da questa regione, come testimonia anche il premio per il Miglior Corto Campano rappresentato da una scultura realizzata dall’artista Salvatore Russo. 

In programma, il 9 novembre a Casa Sanità una tavola rotonda sul cinema breve alle ore 18.00: un’occasione di incontro tra giurie, autori e autrici selezionati. Per partecipare come uditori è necessario mandare una mail a incortiravvicinati@gmail.com.

Il 10 e l’11 novembre, dalle 20:00, al Cinema Materdei la proiezione dei cortometraggi con a seguire le premiazioni. L’ingresso per le proiezioni è gratuito.

Sempre seguendo le parole del direttore Piretti, la fase di selezione è stata fondamentale. Quest’anno si è deciso di selezionare solo cinque cortometraggi per categoria, facendo scelte difficili ma con l’obiettivo della qualità. I cortometraggi sono molto diversi tra loro per genere, durata, provenienza territoriale, e la loro eterogeneità è pensata per andare incontro al gusto del pubblico.

Ecco l’elenco dei cortometraggi in concorso, consultabile anche sui social del Festival:

Macerie (20’), di Federico Mazzarisi

Hate (8’), di Emiliano Sisolfi

Il vicolo dei sogni (20’), di Lorenzo Giroffi

Reginetta (20’), di Federico Russotto

Pés’re (10’), di Elia Mazzini

La mia escort (17’), di Alessandro Porzio

Fighting America (13’), di Chiara Tripoldi

Sognando Venezia (15’), di Elisabetta Giannini

Cani (15’), di M. G. Naar e Andrea Banfi

Covid Window (7’), di Gianfranco Antacido

Geisha (15’), di Antonio Longobardi

Soluzione fisiologica (15’), di Luca Maria Piccolo

Sciaraballa (20’), di Mino Capuano

Sotto lo stesso sole (13’), di Cristina D’Eredita

Chi spara per primo (20’), di Emanuele Palamara.

Articoli collegati