C’è un vecchio sketch in cui Jacques Tati mimava un tennista durante un match. In Alps Monte Rosa lancia una pallina a una ragazza in punto di morte cui ha messo una racchetta in mano. In fondo il mimo (e i protagonisti a un certo punto fanno una sorta di gioco dei mimi delle celebrità, ma una di loro mima Prince che non è ancora morto, nel 2011) elabora un lutto in quanto celebra un feticcio in sua assenza. In Alps i protagonisti prolungano virtualmente la vita dei defunti, come i profili social, sì da consentire un’elaborazione del lutto meno traumatica. Ma si tratta di feticci, di vita e di sentimenti: i grandi assenti nel mondo di Lanthimos. Come sul volto di Buster Keaton.