Ci sono due scene di ballo molto importanti in L’appuntamento, in concorso nella sezione Orizzonti del Festival di Venezia e dal 6 aprile in sala. Ed è un particolare curioso perché fin da subito il film fa pensare a Non si uccidono così anche i cavalli? di Sidney Pollack. Qui non c’è una gara di ballo che si fa sineddoche della Grande Depressione, ma una sorta di Dating Day organizzato da un’Agenzia di incontri che si fa sineddoche chiasmatica di scontri continui nell’ex Jugoslavia. “Lo state facendo di nuovo” urla un partecipante durante un momento di alta tensione.
Tratto da una storia vera il film di Teona Strugar Mitevska è un’opera tanto intensa quanto importante, che, non solo evidenzia il nervo scoperto di un conflitto tutt’altro che dimenticato, ma indica una strada. Asja, la protagonista, balla a una festa di ragazzi, ma viene allontanata perché è per minori di 18 anni. Come se il presente (e il futuro) si salvaguardasse negando e tenendo distante il passato. Per Teona Strugar Mitevska la via è un’altra e consiste proprio nel dialogo, nell’abbraccio.