MEMORIA BREVE VOLUME QUATTRO: GARAGE DAYS

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Ricordate Alex Proyas? Sicuramente per Il corvo e Dark City. Ma nel 2004, probabilmente a causa del successo di School of Rock, venne distribuito in Italia Garage Days che, però, con la commedia di Richard Linklater, non ha nulla a che vedere. Semmai è da ricondurre a quelle parabole di ascesa di band musicali cui ci hanno abituato gli Americani per lanciare messaggi di volta in volta positivi (tutti ce la possono fare) o negativi (attenti al successo facile!).

La versione australiana del genere (quasi un band/ugsroman) è più disillusa e più distaccata (alla fine il gruppo si rende conto di non avere i numeri per sfondare). Inoltre la totale mancanza di pre-giudizi verso i personaggi (assumono droghe sintetiche, hanno gusti sessuali sadomaso) evita quel retrogusto fastidioso di film a tesi che, spesso, mina prodotti analoghi.